Parodontologia
Studio Stomatologico Dottor Veronese - Lecco
La malattia parodontale (o parodontopatia) è una patologia multifattoriale che colpisce i tessuti di supporto dei denti.
La malattia parodontale, un tempo chiamata piorrea, è strettamente legata agli stili di vita, è provocata da alcune specie batteriche ed è influenzata nel suo decorso e gravità da numerosi fattori locali e sistemici.
La malattia parodontale si distingue in: gengivite, parodontite.
I tessuti coinvolti sono quelli di supporto del dente: gengiva, legamento parodontale, cemento radicolare, osso alveolare e basale.
Clinicamente: la gengivite interessa la gengiva marginale, è caratterizzata da arrossamento del margine gengivale, edema, sanguinamento al sondaggio, aumento di volume gengivale. E’ completamente reversibile e può precedere la parodontite.
La parodontite porta alla distruzione dell’apparato di supporto. Clinicamente si manifesta con perdita di attacco e di osso, formazione di tasche e talvolta di recessioni. Nella maggior parte dei casi è irreversibile.
La terapia parodontale può essere divisa in varie fasi diagnostiche e terapeutiche.
La diagnosi prevede:
- l’anamnesi medica: mira a verificare possibili concause quali fumo, farmaci, diabete ed alcune malattie sistemiche;
- l’esame obiettivo: valuta la topografia, il colore, la forma della gengiva e delle mucose. Presenza di placca batterica, tartaro, carie, restauri debordanti, malposizioni ed affollamento dentarico;
- la mobilità;
- il sondaggio parodontale, eseguito mediante una sonda, permette di rilevare profondità dei solchi gengivali e/o tasche parodontali, coinvolgimento delle forcazioni, sanguinamento, presenza di tartaro sub-gengivale e/o restauri incompleti;
- gli esami radiografici: l’esame radiografico endorale periapicale (status) viene effettuato per ottenere nuove informazioni indispensabili alla diagnosi e/o alla formazione del piano di trattamento;
- gli esami di laboratorio;
- l’esame microbiologico: “test microbiologico” per individuare i ceppi batterici coinvolti.
Come si cura:
Terapia causale consiste nella preparazione iniziale, presuppone la rimozione meccanica della placca e del tartaro dei denti, sopra e sotto il livello della gengiva. La rimozione dei fattori irritanti locali, come fumo, alcool, otturazioni debordanti ed il miglioramento dello stile di vita.
Tutto questo ha come obiettivo la motivazione all’igiene orale.
Fatto questo, a distanza di circa 2 mesi, si esegue la rivalutazione parodontale.
Se la terapia causale ha sortito l’effetto desiderato, il paziente entra in una fase di mantenimento che prevede dei richiami di igiene orale con cadenza periodica, che lo studio stesso deciderà, a secondo del grado della parodontite.
Nelle forme di parodontite dove residuano delle tasche infraossee, si può intervenire chirurgicamente con la cosi detta chirurgia ossea resettiva che ha come obiettivo l’eliminazione delle tasche, rimodellando la struttura ossea sottostante.
In altre situazioni l’eliminazione della tasca avviene con la rigenerazione ossea parodontale e si parla di chirurgia rigenerativa.
Nei casi in cui la parodontite si manifesta con delle recessioni radicolari, si può intervenire ricoprendo le radici con la chirurgia muco gengivale.
Infine in quelle situazioni in cui le precedenti terapie sono inadeguate al mantenimento ed alla salvaguardia del dente (o in caso di edentulie) si interviene con la chirurgia implantare.
L’implantologia oggi è la tecnica che sostituisce le radici naturali compromesse con radici artificiali (impianti).
L’implantologia è oggi la disciplina che mira a ridare al paziente la funzionalità e l’estetica in caso di elementi mancanti o non recuperabili.
Tutte le forme di terapie chirurgiche sopra elencate prevedono, per il loro successo nel tempo, la terapia di mantenimento: igiene domiciliare, igiene professionale e rinforzo motivazionale.
L’obiettivo del mantenimento è quello di stabilizzare la malattia parodontale, che alterna fasi di latenza a fasi attive, a seconda del controllo dell’infezione.